Salvador al fianco di Reconstruction: il progetto che costruisce moduli abitativi in Ucraina

12 | 06 | 2024


Verso la fine dello scorso anno riceviamo un ordine particolare: serve una Supercut 500 in Ucraina. La richiesta arriva da Pascal e Martin Huber, nostri clienti di lunga data e titolari dell’azienda svizzera Huber Fenster. Scopriamo così che, subito dopo lo scoppio della guerra, hanno contribuito ad avviare una produzione di moduli abitativi in legno nella loroazienda partner Divario Ukraine GmbH. Case, dunque, per tutti coloro che non ce l’hanno più. 

Il progetto si chiama “Reconstruction”. È ambizioso e completamente autofinanziato, ma in due anni ha già portato risultati importanti: oltre cento nuove case sono state consegnate ad altrettante famiglie. Per questo e per contribuire a diffondere l’idea abbiamo deciso di intervistare Martin e farci raccontare tutto, dall’inizio.




Ci parli del progetto “Reconstruction” e di com’è nato?


Sono le 5 di mattina del 24 febbraio 2022, quando mi squilla il telefono. È il nostro socio e direttore Sergei Medvedchuk: in Ucraina è iniziata la guerra. Un deposito di munizioni nelle vicinanze della sede ucraina della nostra azienda viene bombardato. Ci sono morti e feriti e migliaia di rifugiati ucraini cominciano ad arrivare in tutta Europa. Soltanto a Herisau, in Svizzera, nelle prime due settimane arrivano 48 rifugiati. Abbiamo bisogno di appartamenti, mobili, vestiti, cibo, di tutto. Il comune e il cantone non sono preparati, perciò decidiamo di muoverci da soli e autofinanziarci fondando l’associazione Verein Ukraine Hilfe per aiutare donne e bambini in arrivo. 

Nel giro di poche settimane, i dipendenti della nostra azienda partner Divario Ukraine GmbH mi inviano delle foto per mail: nelle campagne ucraine le case sono completamente distrutte. Sono scioccato e continuo a domandarmi dove vivranno queste persone il prossimo inverno e cosa possiamo fare per loro da qui. Lavorare il legno, certo. Del resto è quello che facciamo da 20 anni, producendo travetti lamellari per finestre in legno di quercia.

Questa volta dobbiamo però imparare a costruire moduli abitativi in legno. E in fretta. Per casualità, quando è scoppiata la guerra quattro dipendenti di Divario si trovavano in Svizzera per una formazione. Così Enrico Uffer, dell’azienda di costruzioni in legno Uffer AG, ha cominciato a istruire i nostri dipendenti sulla costruzione modulare in legno. In poco, hanno costruito una prima casa a Savognin e presto l’hanno allestita nella stazione centrale di Zurigo per promuovere l’iniziativa e la raccolta fondi. Dopo l’esposizione, il modulo abitativo è stato trasportato direttamente con un camion in Ucraina, dove soltanto tre mesi e mezzo dopo la nostra idea di costruire moduli abitativi, la prima famiglia ha cominciato ad abitarci. 





Come si produce una casa in legno e quanto ci si impiega?

Dopo aver costruito il primo modulo residenziale in Svizzera, abbiamo avviato la produzione in Ucraina. Per prima cosa abbiamo sgomberato una parte del nostro magazzino di legname: nonostante non fosse riscaldato, era un riparo dalla pioggia. Qui è stata costruita una piattaforma di lavoro per la produzione del modulo abitativo. Abbiamo spostato tutti i materiali con il nostro Manitou, solitamente utilizzato anche per la normale produzione di travetti lamellari. Non c’era neanche una gru per movimentare i carichi e si lavorava anche a -20°C. Ma non era la cosa peggiore. Le numerose interruzioni di corrente sono state catastrofiche. Avevamo elettricità per 3-4 ore intorno a mezzanotte e altre 1-2 ore al mattino e al pomeriggio. In queste condizioni, ci sono volute quasi due settimane per produrre dei moduli residenziali.

In primavera, le forniture di elettricità sono tornate normali e abbiamo potuto aumentare la nostra produzione. Per farlo abbiamo smontato una delle tre gru della Huber Fenster AG di Herisau, abbiamo inviato i pezzi in Ucraina e lì abbiamo montato il nuovo capannone della Divario GmbH dedicato ai moduli residenziali in legno. Così la nostra produzione è diventata molto più veloce: l’assemblaggio di un modulo residenziale di 19 mq ha cominciato a richiedere circa due giorni, quello di un modulo residenziale di 36 mq circa tre.  

Dal quel momento, però, la velocità di costruzione di nuovi moduli non era più dettata dai tempi di produzione, ma dalle finanze della nostra associazione. Tuttora ci autofinanziamo e il costo di un modulo abitativo di 19 mq è di 23.500 Franchi (circa 24.000 Euro). Lo consegniamo pronto per essere abitato, servito di cucina, bagno, doccia, letti, materassi, tavolo, sedie e tutto l’essenziale. Queste costruzioni modulari in legno sono anche sostenibili e garantiscono un ottimo isolamento e una durata di diversi decenni.



Lo scorso dicembre, Divario ha cominciato a utilizzare la macchina ottimizzatrice Supercut 500 di Salvador. Ha migliorato i processi? Come?


La capacità produttiva prima utilizzata per la produzione di travetti lamellari per finestre in rovere è stata completamente impiegata per i moduli residenziali. La nostraSupercut 100, che ha esattamente 10 anni, funziona ancora al meglio e ha lavorato quasi 4 milioni di metri lineari di doghe in rovere senza alcun fermo macchina. Avevamo però bisogno di maggiore capacità di taglio trasversale per la realizzazione della struttura a montanti. UnaSupercut 500 sarebbe stata l’ideale. Detto, fatto: vi abbiamo contattati e grazie ai tempi di consegna rapidissimi e al supporto di Salvador per il nostro progetto, la macchina ha potuto essere integrata nella produzione soltanto quattro settimane dopo l’ordine.





Come sono stati accolti i moduli abitativi dalle persone?

Come fondatori dell’associazione Verein Ukraine Hilfe abbiamo assistito più volte alla consegna di una nuova casa. È stato emozionante vedere la gioia e le lacrime sui volti della gente che finalmente aveva un posto in cui stare. La consegna è sempre un momento speciale per gli installatori di Divario e ad oggi abbiamo avuto questo onore più di 100 volte. E come ringraziamento per il modulo in legno, i nuovi proprietari sono soliti cucinare e sfornare tante deliziose prelibatezze che noi accentiamo sempre ben volentieri.


E ora come proseguirà il progetto?

L’ospedale di Ivankiv, situato tra Kiev e il confine bielorusso, ha urgente bisogno di personale specializzato. Ma non può offrire alcun alloggio. Per questo vorremmo costruire la prima casa di legno a due piani per quattro famiglie, proprio vicino all’ospedale.




Possiamo sostenere il progetto?

Certo. L’Ucraina ha bisogno di centinaia di migliaia di nuove case. Il Paese non può affrontare questo compito da solo e siamo consapevoli che soltanto nuove abitazioni daranno un’opportunità alle persone di rimanere nel loro Paese e crescere così una speranza. Siamo perciò grati per qualsiasi sostegno che riceveremo. Tutto il lavoro di Verein Ukraine Hilfe è svolto su base volontaria, ogni donazione è interamente destinata alla costruzione dei moduli abitativi, che vengono prodotti a prezzo di costo.


Per contribuire a “Reconstruction” visita verein-ukraine-hilfe.ch e fai una donazione:

Banca Raiffeisen Appenzeller Hinterland

CH02 8080 8004 6705 5472 4

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