Edilizia in legno in aumento: un’alternativa più sostenibile per l’abitare

14 | 02 | 2024

Il recente Rapporto Edilizia in Legno di FederlegnoArredo offre una panoramica dettagliata sull’andamento del settore dell’edilizia in legno in Italia, confermando il Paese come terzo produttore europeo dopo Germania e Svezia. Di seguito andremo ad analizzare più approfonditamente i dati presentati nel rapporto, esplorando i vantaggi dell’edilizia in legno e il ruolo essenziale delle ottimizzatrici per l’efficientamento della filiera.


Rapporto Edilizia in Legno di FederlegnoArredo: bioedilizia in aumento

L’ultimo rapporto di FederlegnoArredo, l’ottavo per la precisione, evidenzia un incremento significativo nella costruzione di unità abitative in legno in Italia nel 2022, con un totale di 3602 nuove unità. Un risultato positivo che rappresenta un aumento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Questo dato consolida ulteriormente la posizione dell’Italia come terzo produttore europeo di bioedilizia, davanti all’Austria che vanta una lunga tradizione nell’edilizia in legno. Il fatturato dell’intero settore ha registrato un aumento del 15,8% rispetto al 2021, raggiungendo la cifra di 2,3 miliardi di euro.



Un altro dato che emerge dal rapporto è la geografia delle imprese impegnate nella bioedilizia. La maggior concentrazione è in Lombardia dove operano 73 aziende, mentre Trentino-Alto Adige e Veneto rappresentano insieme il 50% del totale. In particolare, il Trentino-Alto Adige vanta le imprese più grandi e specializzate del settore, tant’è che solo in questa regione viene realizzato il 19% della produzione complessiva di bioedilizia, seguita dalla Lombardia al 16%, dal Piemonte al 6% e dal Veneto al 5%.




Bioedilizia: i vantaggi dell’edilizia in legno

L’edilizia in legno si inserisce nel contesto della bioedilizia, ovvero dell’architettura progettata per ridurre l’impatto sull’ambiente. Rispetto alle costruzioni tradizionali offre una serie di vantaggi dovuti alla materia prima impiega. Tra questi, vi è la maggiore efficienza energetica degli edifici in legno, che possono ridurre i costi di riscaldamento in inverno o climatizzazione in estate fino al 40-50% rispetto alle strutture in cemento. Questo è possibile grazie alla capacità isolante superiore del legno, che trattiene il calore all’interno dell’abitazione nelle stagioni più fredde e lo mantiene all’esterno in quelle più calde. 

La bioedilizia, basandosi sul legno, contribuisce in modo indiretto ma sostanziale alla riduzione della CO2 nell’atmosfera per via dello stoccaggio, il fenomeno per cui gli alberi assorbono e immagazzinano anidride carbonica durante il ciclo di vita. Altri vantaggi includono la maggiore flessibilità di progettazione e la riduzione dei tempi di costruzione, che possono essere fino a un sesto più brevi rispetto alle costruzioni in muratura. Inoltre, gli edifici in legno offrono migliori prestazioni antisismiche, dimostrando la loro solidità anche in aree ad alto rischio. Un dettaglio non da poco considerando che l’Italia è il Paese più sismico d’Europa insieme all’Islanda.




Ottimizzatrici Salvador: per l’efficienza della filiera

Le ottimizzatrici Salvador ricoprono un ruolo fondamentale nell’efficienza della filiera della bioedilizia. Queste macchine consentono di ottimizzare il processo di lavorazione del legno, riducendo gli scarti e aumentando la precisione del taglio. Grazie alla loro capacità di ridurre gli sprechi fino al 15% e di accelerare i tempi di produzione fino al 60-70%, le ottimizzatrici contribuiscono in modo significativo alla crescita dell’intero settore. 


Per concludere, il rapporto di FederlegnoArredo conferma il maggiore interesse per la bioedilizia in Italia e la necessità di continuare a promuovere e sensibilizzare sia i privati che le istituzioni sull’importanza di queste pratiche costruttive. In questo scenario, le ottimizzatrici Salvador rappresentano un elemento essenziale per un settore più competitivo e sostenibile.

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